La poetica di Sergio Armaroli abbraccia molteplici ambiti espressivi alla costante ricerca di una unità dell’esperienza. Si dichiara dilettante e pittore, percussionista concreto e poeta frammentario, artista sonoro e “scultore sociale” oltre a fondare il proprio operare all’interno del “linguaggio del jazz” e dell’improvvisazione come “estensione del concetto di arte”. Concentrato su una scritturalità diusa, consapevole di essere produttore “di-segni”, dove l’invenzione verbale è “gesto poetico”, nella vita è costretto a uno sforzo pedagogico costante.