Loreta Failoni

Loreta Failoni vive a Tione di Trento ed è stata per molti anni insegnante di matematica. Per dieci anni è stata Vicesindaco del suo Comune. È Presidente della Giuria del Premio letterario “Giuseppe Papaleoni” promosso dal Centro Studi Judicaria e dalla Biblioteca comunale di Tione di Trento. È Presidente del Circuito Teatrale Trentino. Ha iniziato scrivendo per bambini manuali di matematica (Mondadori).
Con il primo dei suoi romanzi, La bisettrice dell’anima (Il Filo), ha vinto molti premi, tra cui il “Premio Terzani per le culture di pace”. Nel 2021 ha coordinato la realizzazione del libro No, non avere paura (Curcu & Genovese) al quale hanno aderito trentatré autori, scrittori, poeti e illustratori e il cui ricavato è destinato ai centri antiviolenza.

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"La bisettrice dell'anima" all'Atelier Benigni con Loreta Failoni e Pino Loperfido

"Ci sono libri che non hanno tempo ed è bello rileggere: prestandosi a più letture quando li riprendi in mano ti svelano di volta in volta significati più profondi. Loreta Failoni è autrice di diversi libri di successo, il suo romanzo d’esordio, «La bisettrice dell’anima», l’ha condotta non solo in Italia ma anche oltreoceano, è vincitore peraltro di svariati premi fra i quali il prestigioso Firenze per le culture di pace, dedicato a Tiziano Terzani (quinta edizione). Affronta il tema dell’orrore e della violenza della Shoah invitando il lettore a una profonda riflessione sull’insensatezza e sulla tragedia della guerra, lanciando al contempo un messaggio di speranza.
Le vicissitudini di Anne, nipote di uno stimato matematico ebreo che le trasmette la passione per «l’universalità del linguaggio matematico», si intrecciano magistralmente con quelle degli altri personaggi; seguendo gli insegnamenti del nonno lei riesce a sopravvivere all’orrore e a salvarsi dall’odio. È proprio Anne a svelare curiosità riguardo a famosi pensatori e matematici, fra i quali Pitagora, Newton, Einstein, Eulero ma anche donne altrettanto straordinarie come la celeberrima matematica della storia antica Ipazia di Alessandria o la matematica e fisica russa Sofia Kovalevskaja, citando alcuni nomi a titolo esemplificativo. Nell’incalzante susseguirsi della narrazione, la matematica è protagonista assoluta, poiché consente di capire e restituire un ordine alle situazioni.
 «Il numero è nell’arte come nella scienza. L’algebra è nell’astronomia e l’astronomia confina con la poesia.
«L’anima dell’uomo ha tre chiavi che aprono tutto la cifra, la lettera, la nota. Sapere, pensare, sognare.»
Questa emblematica citazione di Victor Hugo apre il ventitreesimo capitolo del romanzo, svelando il senso profondo della narrazione..." da recensione di Daniela Larentis su L'Adigetto

Inserita 9 mesi fa