Tratti di vita
“Memorie, Impulsi e incontri, Luoghi, Eventi”, sono quattro dei cinque titoli di un unicum che tratta di pezzi di vita dell’autore e di cui è composto il libro. Si tratta, quindi, di un po’ di autobiografia. Sono episodi recuperati nella memoria o vissuti più recentemente con gli amici nei luoghi d’origine.
Da questi episodi scaturisce anche qualche riflessione personale sui luoghi, ma anche su fatti non solo locali. A fondamento di tutto c’è quel sentimento che si chiama “amore”: “amor loci”, l’amore per il luogo dove si è nati, cresciuti e formati; “amor amicorum”, l’affetto per gli amici d’infanzia e di gioventù, compagni di gioco e di scuola; “amor moris”, l’amore delle tradizioni della terra d’origine (la Calabria); “amor saporum atque odorum”, l’amore dei sapori e dei profumi delle pietanze e dei prodotti del luogo; “amor parentium iam diu orbatus”, l’amore per i genitori ormai morti da gran tempo.
Il tutto intriso di quel sentire nostalgico del passato, di come si è stati, che colpisce chi ha dovuto lasciare la “culla” per un “letto” senz’altro comodo ma a cui non ci si affeziona come al primo giaciglio, magari povero! Per cui si sente il bisogno di tornare, ricreare momenti d’assieme con gli amici ritrovati, rivangare il passato e recuperare qualche tradizione come la vendemmia o la macellazione del porco. Qualcosa di diverso è rappresentato nel capitolo “Osservo e penso”. In esso vengono evidenziati, infatti, pensieri e riflessioni su se stessi, sulla società, sulle mode del tempo e altro.