Il nostro lavoro sui modelli di servizio per la sostenibilità economica delle cooperative della pesca nasce dalla considerazione che solo un “efficientamento” dei presidi territoriali, siano essi pubblici o privati, può aiutare il movimento della piccola pesca marittima prima alla stabilizzazione e poi alla sua crescita. I dati in nostro possesso sono più che preoccupanti, ci portano a considerare che la posta in palio è la sopravvivenza della tradizione economica e culturale più che millenaria della pesca italiana. Le politiche europee che hanno come obiettivo il sostegno integrato della tutela delle risorse biologiche con la redditività delle attività d’impresa, la salvaguardia dell’occupazione e la coesione territoriale nelle realtà costiere, fino a ora non si sono dimostrate particolarmente efficaci. Se da una parte, in quest’ultimo decennio, c’è stato un cospicuo rinnovamento delle imbarcazioni, con l’effetto di razionalizzare il sistema, dall’altra il settore della pesca marittima ha pagato un prezzo altissimo in termini di diminuzione delle imprese e degli equipaggi. Queste politiche hanno sì prodotto una riduzione dello sforzo di pesca, senza però avere come risultato la ricostruzione decisiva degli stock ittici più a rischio d’estinzione. D’altronde anche il nostro lavoro, fatto su un campione di cooperative della piccola pesca rilevante a fini statistici, ci dimostra, mediante un’accurata analisi dei bilanci e degli indicatori di sostenibilità economica e sociale, che il perdurare della crisi settoriale della produzione trova nella limitata competitività del sistema imprenditoriale e nella scarsità d’infrastrutture di servizio il suo punto di maggiore difficoltà. Questa opera indica la strada, per il miglioramento di questa situazione, della creazione di infrastrutture territoriali pubbliche/private finalizzate all’erogazione dei servizi di sostenibilità economica alle piccole imprese della pesca, su tre filoni: la semplificazione amministrativa per la multifunzionalità del settore ittico, l’unione d’impresa nella forma del distretto di pesca e del contratto di rete e la facilitazione finanziari per le imprese ittiche che si aggregano.