Studio su Salvatore Chimenz, fra due secoli e due mondi
Salvatore Chimenz proveniva da una famiglia di commercianti italiani attivi a Port Said in Egitto a partire dall’ultima parte del XIX secolo. La riapertura del Giappone all’ingresso delle navi mercantili straniere dal 1854, portó molti a tentare la fortuna nel paese del Sol Levante, e anche Salvatore decise di impiantare la propria attività commerciale a Yokohama. La sua natura poliedrica lo indusse a intraprendere una miriade di differenti attività: oltre che commerciante e intermediario, assunse l’incarico di viceconsole della Repubblica Argentina, divenne professore di lingua italiana al Collegio di Lingue Estere di Tokyo, scrisse libri e articoli. La sua traduzione in italiano della favola Momotaro, della famosa serie di fiabe realizzate dall’editore Takejiro Hasegawa, è stata lo spunto per tentare di ricostruire la vita e l’attività di questo fulgido esempio di uomo vissuto fra Otto e Novecento.