(Poesie per Cristina)
Le poesie che ho messo insieme in questa silloge sono solo un vago tentativo di descrivere quanta anima possa avere una persona. Cristina di anima ne aveva molta, tutti quelli che l’hanno conosciuta l’hanno sentita e continuano a percepirla.
Avrei voluto addentrarmi di più in quello che nella mente sfiorisce per mancanza di memoria, è stato come descrivere un’oasi apparsa in un deserto. Ho preso in prestito molti artisti affini a Cristina, quelli di cui abbiamo parlato e amava. Li ho inseriti per descrivere un mondo simile al suo sguardo. Molte poesie, rileggendole, mi sembrano luoghi metafisici, un film che non può più essere proiettato. Cristina era un’artista che ha scritto tante poesie, molte si sono perse e sono andate distrutte, ma quelle rimaste sono state pubblicate in un suo libro pubblicato postumo, "Sguardo sbarrato dentro", un libro di pochi tasselli ma capace di fare evocare un mondo. La silloge si chiude con alcuni pensieri scritti durante la nostra relazione. Ma in quei momenti di condivisione non avevo bisogno di scrivere poesie, era come tutto contenuto, tutto esistito e, allo stesso tempo, tutto presente.