Il volume illustra, con testi e immagini, l’appassionata ricerca di edifici, cascine, ville e castelli ancora esistenti a Torino e nelle zone limitrofe, rispetto a quelli presenti nella "Carta corografica e dimostrativa del territorio di Torino (1790-91)", e relativa "Guida", dell’architetto, topografo Giovanni Lorenzo Amedeo Grossi. Il libro non è solo un censimento di edifici, bensì anche un tentativo di calarsi nell’animo dell’uomo del Settecento, con la sua concezione del tempo, dello spazio e del suo rapporto con il Creato e con il Divino: "l’esprit du temps". Un tempo molto diverso dal nostro. Oggi, però, possiamo ancora ammirare, di quell’epoca, inaspettatamente: campagne, cascine, interni di ville non aperte al pubblico. Completa il volume un ricco repertorio di riproduzioni di mappe, incisioni, cabrei, fotografie e tele d’epoca (dai musei e archivi storici di Torino e da collezioni private). Una ricostruzione della Torino rurale del Settecento, a quel tempo definita “la più bella prospettiva per l’occhio di un coltivatore”. Le notizie storico-architettoniche sono desunte da fonti autorevoli e da narrazioni di persone incontrate.