Breve riflessione filosofica sui concetti di legge, Stato e costituzione
Il compito di ogni buona politica non dovrebbe essere quello di mantenere inalterato il potere della classe dirigente, ma quello di favorire il buon governo. Sappiamo tutti che così non è stato nell’Italia della cosiddetta I repubblica, e, secondo molti, non è vero neppure oggi. Non si tratta tanto di un problema di uomini, ma di una questione di forme.
La tesi di questo libro è che la monarchia sia necessaria per garantire la massima stabilità e il più perfetto nitore ad un assetto democratico parlamentare, contrastando la corruzione. Da questa derivano, infatti, tutti i mali, come mafia e pedofilia, con effetto a cascata. È allora importante la riflessione su quale sia la forma istituzionale che la possa meglio contrastare.
In Italia, vi è un’eccessiva prevalenza del Legislativo. Ora, però, affinché qualsiasi bilancia, compresa quella dei poteri, possa funzionare, ci deve essere un fulcro, che resti sempre uguale a se stesso e, grazie al quale e attorno al quale, gli altri elementi possano oscillare con armonia ed efficacia. Fuor di metafora, almeno il Capo dello Stato deve essere indipendente dalle oscillazioni del mondo politico e affrancato il più possibile dalla loro influenza.