Perdere l’orientamento, lasciarsi catturare da emozioni confuse, ritrovare la via e, passo dopo passo, risalire: sono esperienze significative in ogni processo di crescita. Alla fine del quale c’è l’emersione alla luce. Alex e Rose affrontano delle domande di fondo: quale il modo giusto per accogliere l’amore? Come acquisire la consapevolezza di avere qualcosa da dire e da fare? Alla ricerca di risposte, provano in modi diversi ad articolare dei ragionamenti. Sotto traccia, ricorre sempre un discorso sul tempo, dimensione necessaria, per mettere a fuoco alcuni aspetti della società: perché la vita individuale si confronta con quella degli altri, ha a che fare col tempo della Storia, con pensatori e scrittori del passato, tra cattedrali e cimiteri monumentali. C’è il tempo delle lotte, delle inquietudini, dell’incuria e della prepotenza umana, testimoniato da città fantasma e c’è il tempo della parola e quello del silenzio. C’è il tempo della pittura che scandisce la luce nell’arco della giornata e il tempo della musica, quello delle storie e del ricordo intriso di nostalgia. C’è il tempo delle favole, da cui farsi incantare e da offrire agli occhi ingenui dei bambini. C’è il tempo indispensabile per accettare le proprie fragilità e interrogarsi sulla natura dell’amore. E poi c’è il tempo delle scelte. Ed è per questo che Alex e Rose si dedicano allo studio, alla scoperta di nuovi paesaggi naturali e culturali. Attraverso il viaggio, reale e figurato, imparano a scoprire la propria vocazione e il loro posto nel mondo.