L’archeologia e la storia dell’arte spesso si confrontano con opere di artisti che hanno segnato le epoche in cui hanno vissuto e lavorato ma la cui eco è giunta fino ai nostri giorni. È questo il caso di Lisippo, artista di straordinaria fecondità che fu scelto da Alessandro Magno quale scultore ufficiale del Regno macedone. Tra i tanti soggetti realizzati dall’artista di Sicione non poteva mancare l’eroe per eccellenza della civiltà greca antica: Eracle.
Questo libro intende prendere in esame un momento specifico delle vicende del semidio: il meritato riposo al termine delle proverbiali dodici fatiche, cercando di ampliare gli orizzonti conoscitivi delle varie tipologie studiate ed elaborate da Lisippo, prendendo in esame la copia di età romana rinvenuta negli scavi francesi della città di Argo. La copia in esame rivela delle caratteristiche iconografiche che la distanziano dai tipi “Farnese” e “Anticitera-Sulmona”, delineando così una terza famiglia iconografica. Lo studio che viene presentato in queste pagine prende in esame anche una serie numismatica del diadoco Demetrio Poliorcete recante come simbolo nel rovescio proprio un Eracle in riposo e analizza anche una particolare valenza del variegato culto dell’eroe che, con tutta probabilità, è alla base del successo di questo soggetto scultoreo nell’antichità.
L’autore, dunque, prende in esame una serie di documenti iconografici e letterari e utilizza l’archeologia, la storia dell’arte, la storia, la numismatica e l’affascinate mitologia greca.