«Se noi uomini, noi individui siamo un impasto di fango e luce, bè, non mi restava che sentire e descrivere il fango così come sentire e descrivere la luce. Possibilmente senza chiudere gli occhi davanti all’uno né davanti all’altra». Così scrive l’autrice nella premessa a questa sua seconda raccolta di critiche teatrali e cinematografiche, Fango e luce. Attraverso la visione dei film e degli spettacoli più interessanti di questi ultimi anni, difatti, col suo sguardo profondo e limpido a un tempo, accompagna lo spettatore e il lettore al cuore delle storie, dei personaggi e dei tanti temi trattati. Si è avvinti da un pensiero vario e versatile che stimola e apre a prospettive nuove e inaspettate. Uno sguardo e un pensiero entrambi originalissimi che si tengono coraggiosamente fuori da ogni coro. Emerge infine quasi una ricostruzione storica dell’Italia mentre non mancano approfondimenti sulle più rilevanti problematiche degli Stati Uniti d’America, dei diversi paesi europei o di alcuni paesi asiatici accanto alla capacità, lucida e appassionata, di riflettere e di far riflettere sulle questioni più pressanti che investono il nostro tempo.
E’ davvero un dono raro quello che mette a nostra disposizione la scrittrice Antonietta Nardone con quest’opera, difficilmente inquadrabile in un genere: si tratta infatti di un percorso conoscitivo , esperenziale , emozionale, nutrito però dalle profonde e vaste conoscenze dell’Autrice in ambito letterario, filosofico, storico, antropologico, musicale, artistico-figurativo, senza trascurare l’analisi dell’animo e dei comportamenti umani, da sempre oggetto di indagine e meditazione da parte dell’Artista. Le opere cinematografiche e teatrali di cui ci parla l’Autrice sono contemporaneamente analizzate con il rigore intellettuale dello studioso, contestualizzate con la padronanza dello storico, rese occasione di riflessioni esistenziali, etiche e morali, di indagine nel mistero della psiche umana, interpretate con l’originalità, l’autonomia e l’efficacia di un pensiero critico libero, coraggioso, incondizionato, capace di assumere posizioni scomode e controcorrente. Nelle mani della Scrittrice, la prosa, ora lucida ed incisiva, ora vibrante ed appassionata, ora sorridente e confidenziale, ora ironica e dissacrante, diventa un duttile strumento comunicativo ed espressivo, in grado di toccare tutti i registri linguistici e tutte le corde e le sfumature emotive del sentire umano.