Chi, quando, dove e perché ha usato il nome Jana nel coniare l’epiteto spregiativo “È una Jana”? Quali sono state le ragioni che hanno spinto i suoi detrattori a concepirlo? Cosa ha fatto di tanto scorretto per meritarselo? Qual è il vero motivo di tanto disamore nei suoi confronti? Perché i cronisti dell’epoca hanno fatto di lei una leggenda? Il suo vissuto rivela davvero la sua personalità? In poche parole: chi è veramente Jana di Motta? Tutti intriganti interrogativi rimasti a lungo celati tra le pieghe del suo caso e che mettono in discussione ogni nostra certezza sul suo conto. Quesiti frutto di circostanze insolite che sino a oggi, tra essenza e apparenza, sono rimasti senza una plausibile risposta. In una corsa contro il tempo che col suo trascorrere, tenta inesorabile di cancellare la memoria del nostro passato, serviva rintracciare ogni briciola di verità nascosta nella sua leggenda per far emergere concretamente lei, personaggio molto discusso, ma sicuramente vero. Con l’intento di fornire una moderna e corretta chiave di lettura di Jana, due appassionati della sua vicenda umana non hanno esitato a porsi e a rispondere a tutte quelle domande che, nel tempo, sono sorte su quel lontano evento che l’ha vista protagonista e sulla sua personalità. Ai loro occhi, le poche notizie pervenuteci su quell’antico accadimento, tutte da verificare, si sono rivelate indizi preziosi nella disamina dei fatti e nella ricostruzione della sua identità perduta. Ardenti scintille che, tra storia, mito e leggenda, hanno acceso la loro voglia di verità, stimolandoli a cogliere tra le diverse sfumature nascoste nel suo caso, riscontri tanto ragionevoli e dettagliati, da rendere oltremodo interessante la lettura di questo saggio. Insperabilmente, grazie a un’indagine originale e scrupolosa, sono stati in grado di recuperare dall’oblio la mitica figura di Jana facendola rivivere in tutta la sua pienezza. Un’immagine credibile, fresca, attuale, definitiva quella ottenuta, da fissare per sempre nella memoria collettiva della sua Comunità perché ricca di valori su cui scommettere per il futuro delle nuove generazioni. A fare da sfondo a lei, donna emblematica e passionale, la natia Motta Sant’Anastasia, terra d’aspra bellezza, ricca di tradizioni, racconti, riti emozionanti e strettamente legata alla storia e alla fierezza della sua eroina così bene espressa dal suo forte temperamento.