“…non serve né un dove né un quando per certe storie, non un margine discreto di speranza, non un barlume di ragionevole futuro: ci sono sogni che resistono all’impossibile, continuano a crescere incoscienti e puri, ingenui e folli. Sono piante che si aggrappano alla roccia”.
Nella continua ricerca del senso pieno della vita, l’amore si manifesta nelle più svariate forme e arriva a confinare con l’egoismo. Consapevolezza, ricerca e conoscenza dell’io portano a conflitti esistenziali e a vivere sempre al limite, quasi come un equilibrista sul suo filo. L’analisi complessa degli stati d’animo, ma anche delle reazioni fisiche, porta al coinvolgimento emotivo del lettore. Alla fine “Il colore della follia” si trasforma in una luce che squarcia le tenebre.