Un visionario conosce perfettamente ciò che desidera: luoghi che esistano di là dalla memoria dei sensi. Dentro ciascuno dei componimenti riposa la storia di un volto: il profumo dell’incontro, il fascino della finzione letteraria, la magia del sogno. Scrivere, allora, è un impulso al quale obbedire necessariamente: un viaggio, la cui meta non è mai definita né definitiva. La sola opportunità di vedere realmente, di agitare la moltitudine d’occhi che ci abita.