Giulio Manni vive tra gli anni ’60 e ’80, epoca segnata dalla contestazione politica e dalle ribellioni studentesche e operaie. Un inconfessabile segreto di famiglia, lasciatogli più o meno consapevolmente dal padre, cambierà per sempre la sua vita, quando verrà scoperto dalle ultime persone che si sarebbe augurato di incontrare. Giulio è un ragazzo che percorrerà una strada in salita che gli darà l’illusione di poter raggiungere la ricchezza, ma sarà quella sbagliata. Cercherà e conoscerà l’amore, ma non sarà neanche lontanamente simile a ciò che lui immaginava. La tensione di chi vive senza potersi fidare di nessuno, fino alle estreme conseguenze, ma continuando a guardare a un domani che deve ancora venire.
“Parché no xe gnancora sera”.
“Cominceremo a buon diritto dall’uomo, in funzione del quale sembra che la natura abbia generato tutto il resto. Ma essa ha preteso, in cambio di doni così grandi, un prezzo alto e crudele, fino al punto che non è possibile dire con certezza se essa sia stata per l’uomo più una buona madre o una crudele matrigna.” Plinio il Vecchio, Naturalis Historia