È universalmente percepito che la gelosia tra fratelli è un sentimento tanto irrinunciabile quanto condizionante del loro rapporto. Nel primo capitolo l’autore riporta il proprio originale manifesto di intenti, come filosofia della vita e della relazione con l’altro, descrivendo la complessità del “sentire l’altro” nell’emozione empatica, quando essa è usata per dare voce “a chi non ne ha”. Il secondo capitolo propone, invece, sotto forma di racconto/intervista, un esempio di fulgida gelosia, ambivalente, con le sue due facce dell’odio e dell’amore, che mettono a nudo la genuina umanità degli attori, dipingendo di essa ogni sfumatura possibile. L’Autore prosegue nei capitoli successivi con un excursus sul conflitto e sulla sua corretta gestione, ricordando che la gelosia si manifesta spesso all’interno di un intreccio di relazioni che suscitano sempre e comunque grande stupore nell’osservatore, sia quando la relazione è fallace e distruttiva, per la sofferenza che procura alle persone esprimendosi nella prospettiva dell’odio, sia quando è empatica e costruttiva, per le incommensurabili risorse umane che genera e per la gioia che suscita esprimendosi nella prospettiva dell’amore.