L’Europa nel 1620 sta vivendo una rivoluzione culturale e scientifica: Copernico, Galileo e Keplero guardando il cielo hanno visto nuove stelle, scoperto nuove lune e ribaltato il sistema geocentrico; pochi anni prima Shakespeare ha scritto immortali opere teatrali, mentre in Italia Giordano Bruno è stato bruciato sul rogo. Si moltiplicano i processi di eresia e stregoneria. Questo libro racconta quello subito da un’anziana donna di nome Katharina in una piccola città tedesca. Sarebbe un processo come molti, se non fosse che questa donna è la madre dell’uomo che scoprì le leggi con cui si muovono i pianeti: Johannes Keplero. L’astronomo interverrà di persona, mettendo a rischio la sua posizione, pur di salvare la madre. Partendo da questi fatti storici realmente accaduti, il libro segue Wolf, un ex mercenario, assoldato per trovare prove contro la donna, in un lungo viaggio per l’Europa e dentro sé stesso, un viaggio in cui superstizione e scienza non sono così contrapposte ma, anzi, si intrecciano e ai più non è chiara la differenza tra formule matematiche e formule magiche.