"Io, emigrato a Berlino" raccoglie l’esperienza di Antonio Gentile (Rodi Garganico 1937-Torino 2022) nella Germania reduce dalla costruzione del Muro di Berlino, soffermandosi sugli anni tra il 1964 e il 1980, quando ancora è in pieno svolgimento l’emigrazione verso quel paese, soprattutto dalle terre del Mezzogiorno, parallelamente all’altro esodo verso le città del Triangolo industriale Milano-Torino-Genova. L’autore si sofferma sulla condizione degli italiani emigrati, sui rapporti non sempre cordiali con gli abitanti, prolungando lo sguardo sulla società tedesca di allora e non rinunciando alle sue convinzioni morali e politiche che lo portano a individuare con vigile coscienza le ingiustizie e gli svantaggi che trova confermati sui luoghi di lavoro.