La società muta a ritmi vertiginosi: la scuola ne è “lo specchio” e, al contempo, deve starne al passo. Questi mutamenti stanno ridisegnando in profondità il ruolo della scuola e della formazione nella società. Se nel mondo della stabilità, delle certezze, nel mondo “slow”, erano necessari alcuni saperi e alcune competenze, oggi è persino difficile riuscire a prevedere quali competenze spendibili nel mondo del lavoro debbano essere acquisite durante un ciclo di studi, poiché già tra un paio di anni potrebbero rivelarsi obsolete e inutili! Come sostiene Jonas, l’incertezza si configura come dimensione inevitabile del nostro tempo. Condividiamo con Morin la necessità di acquisire un bagaglio di saperi e di competenze in prospettiva sistemica, per poter affrontare abilmente la complessità. L’autonomia è la condizione base per fronteggiare tali e tanti cambiamenti ed è una conquista culturale e sociale. Alla luce di questo scenario socio-pedagogico, costituisce oggetto di particolare interesse la Funzione Ispettiva e il suo carattere propulsivo in Italia e nel Mondo. I Dirigenti Tecnici potranno fungere da catalizzatori culturali e metodologici: la funzione del Dirigente Tecnico si traduce in termini propulsivi circa l’attuazione di ogni ipotesi di riforma, sia sul versante organizzativo e del funzionamento delle istituzioni scolastiche.