La strada di casa è un romanzo sulla ricerca delle radici, un viaggio nel passato, al tempo della seconda guerra mondiale, possibile grazie alla scoperta di un misterioso diario che racchiude un altrettanto misterioso segreto. Si passa dal presente agli anni dal ’43 al ’45 grazie alla lettura da parte di una delle protagoniste, Anna, del diario della madre Sara. Tra le figure che emergono anche Matilde, zia di Sara, immagine ante litteram della donna emancipata in un tempo in cui ogni aspetto della vita risultava ancora fortemente ancorato ad una visione maschilista. Il percorso di vita di tre generazioni accomunate dalla voglia d’indipendenza, dal segreto custodito per circa sessant’anni in un diario che si svela solo alla fine, dalla voglia di trovare, ognuna a modo suo, la strada di casa. La vicenda è ambientata in un paese al confine con l’Alto Adige poiché le protagoniste, interagendo con dei soldati tedeschi, dovevano capire e parlare anche quella lingua. La figura di Matilde non è inventata: ricalca il carattere e la storia personale di un’antenata dell’autrice, emigrata in Argentina e rimasta vedova con una figlia da crescere, caparbia ed impegnata in ambito lavorativo e sociale in un’epoca in cui le donne dipendevano ancora totalmente dal marito. Dal Trentino alla Germania ed infine alla Polonia le tre protagoniste cercano in maniera letterale e metaforica la strada di casa.