Oggi l’uomo è spaesato, abbandonato al proprio egoismo, rinchiuso nei propri limiti e incapace di ricordare e di trovare la propria forza divina. Oggi prevale l’aridità delle coscienze, le ombre si allungano sulla terra e con esse il Regno della Morte. Ma Malkhut, cioè la volontà dell’uomo, deve sapersi riscattare da questa oscurità. Vorrei che fosse chiaro che non ci stiamo raccontando una favoletta, né stiamo cercando alibi o giustificazioni per arida letteratura. Questa è una ricerca e uno stimolo perché l’Uomo non si può fermare, più precisamente è il divenire della Vita che non si può fermare. Non possiamo più aspettare che qualcuno ci serva la Verità su un piatto d’argento, dobbiamo cercare di trovarcela da soli. Anche Dante Alighieri, il Sommo Poeta, ha sentito la necessità di salire a Dio attraverso l’Inferno il Purgatorio e il Paradiso ed è partito da una situazione di disagio: “Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura che la diritta via era smarrita…” (Divina Commedia – Inferno canto I vss. 1 sgg.). Questo è Malkhut.