Lungo piste dimenticate dai predatori

Lungo piste dimenticate dai predatori

€ 9,50

Questi scritti parlano di montagne e di persone. Le prime mi hanno insegnato come avvicinare le persone senza troppo mettermi nei pericoli, senza rischiare frequentemente di cadere o di smarrire la direzione, senza temere il freddo o l’improvviso scoppio di un temporale. Questi scritti parlano di montagne e di persone. Solo un poco di Dio.

Pubblicazione
01/2021
Pagine
44
Formato
cm 14,8x21
ISBN
9788855121583
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1 recensione per Lungo piste dimenticate dai predatori

Diego - 21 Lug. 2024
Ho letto questo libro trovato nella casa di vacanza prestataci da un'amica, durante uno dei purtroppo numerosi pomeriggi di pioggia di quest'anno. Anche mia moglie lo ha letto, si legge in breve tempo. E' piaciuto a entrambi. Ho visto che ci sono anche altre due pubblicazioni dello stesso autore, a me sconosciuto: le leggerò prossimamente. "Lungo piste dimenticate dai predatori" si compone di prose poetiche; oserei dire, forse, vere e proprie poesie, anche se non in versi nel senso classico del termine . Il linguaggio è preciso e spesso asciutto e descrive in modo severo ma non distaccato vicende e affetti famigliari e amicali. Come dice la sinossi, solo in parte, si parla anche di una dimensione più trascendente, che giunge sul finale e chiude il libro con l'immagine commuovente di "Voce errante". Fra i brani che mi hanno colpito di più "La lingua dei pesci", per l'equilibrio compositivo, "L'immoto passare", con il suo verso straziante "con quali parole spiegavi la morte al mio cuore bambino", il respiro ampio di "Adagio famigliare", la delicatezza e la compostezza di "Il suono che fa il tuo cuore", l'inquietudine che evoca "La polvere sussurra, è la tua voce", in cui l'immagine di un predatore torna prepotente a manifestarsi e la desolazione di "In attimi il dolore".