La vita e gli scritti dell’ultima santa spagnola di America
Non fu facile per Carlo III firmare nel 1767 il decreto che espelleva i gesuiti dai suoi regni ispanici, né premere sulla Sede Apostolica perché la Compagnia di Gesù venisse soppressa nel 1773. Era rimasto intrappolato nelle oscure trame che da tempo attanagliavano l’eredità ignaziana, e che avevano già colpito in Portogallo e in Francia. E questa volta la stoccata sembrò davvero mortale. Ma Dio sa scrivere diritto anche quando le righe sono storte. Susciterà proprio una figlia della Spagna per rimediare. Non fu una scelta, quella divina, fatta a caso: lei aveva in sé il meglio della Spagna. Nelle vene della Beata Maria Antonia de Paz y Figueroa infatti scorreva il sangue di conquistatori e pacificatori, generali e ammiragli, santi e re; nella sua anima premeva la dottrina e la prassi del santo di Loyola. Dal 1767 e fino alla sua morte nel 1799 smuoverà cielo e terra perché gli Esercizi Spirituali siano approvati, organizzati, frequentati e apprezzati da tutti. Così, oltre ad averli organizzati per più di 130.000 persone, con la sua opera restituirà alla Chiesa la Compagnia di Gesù, al culto universale il suo Fondatore e i suoi Santi, alle città l’ordine e la pace, agli uomini la riconciliazione divina. Le sue lettere, già in vita tradotte al latino, italiano, inglese, francese e tedesco, arriveranno ovunque, rendendola alla fine una delle due Donne più importanti e influenti del suo tempo: l’altra sarà la zarina Caterina II. Oltre a ricostruire accuratamente la sua avventurosa vita, questo libro offre, per la prima volta, l’intero corpus scriptorum della Beata, nella lingua originale e traduzione italiana.