La migliore età di una donna
MdeV è una sorta di diario apocrifo, fatto di graffiti e schizzi, piccoli graffi, dove la riflessione è condotta sul filo di un’ironia che induce al sorriso.
In una girandola di ombrelli colorati, birre da gourmet, treni mai presi, anziane eccentriche e miliardi di amori unici le parole si compongono in gioco, in calembour.
Si fanno lampi che spiazzano il senso dei tempi che attraversiamo, del nostro io contemporaneo, così frammentario.
Per dirla con Giulia Niccolai in uno dei suoi Frisbee: «“Lasciateci divertire” / diceva Palazzeschi / in momenti / come questi, / mesti.»