A distanza di sei anni dalla prima pubblicazione, una nuova raccolta di brevi componimenti che racchiudono costrutti eleganti, morbidi e, nel contempo, ermetici, segno di una conquistata maturazione artistica sospinta “al di là / del non essere” privo di ispirazione. Giochi di allitterazioni e intrecciate figure retoriche, che si susseguono “nel tempo immutabile / d’ogni istante fugace” e si disegnano “di arcuate e sinuose forme”, quasi a voler riportare sensazioni di spensieratezza che si temevano “dentro quello stipo / che pensavi aver chiuso”. Inedite cantiche all’amore sempre sorprendente, emozionante, iridescente e astratto, simile a uno spasmo “che pulsa / come quarzo lontanissimo”. Un attimo attraversato da un lampo di colorata fantasia, che si riflette e appare “nei tuoi occhi arabescati”.