Miserevole è l’unico aggettivo che mi viene in mente e, se ripenso allo stato d’animo di quel giorno, sento ancora il sapore amaro della sconfitta morale.
“Questa frase rappresenta la sintesi concettuale di tutto il saggio”. Un momento di intima riflessione con il quale l’autore si apre ai lettori e confida il proprio stato d’animo. Confessare senza alcuna pudicizia le proprie limitatezze è un compito non facile, pur tuttavia l’autore lo compie con cosciente naturalezza. Emerge tra le righe un sentimento di affetto misto al bisogno di perdono. Un percorso introspettivo e di vita osservato con gli occhi della maturità. L’elaborato prende spunto da situazioni di vita vissute, sino ad abbracciare tematiche attuali e coinvolgenti. Raccontato con passione e descritto con spirito critico risulta scorrevole e intrigante. Sette capitoli che rivelano altrettanti scenari, diversi tra loro come i personaggi che li abitano. Uomini e donne, storie di vita di ieri e di oggi. Un unico filo conduttore, un codice di lettura imprescindibile, le tre parole fondamentali che poi, altro non sono, che il titolo del saggio: Osservare, Pensare, Riflettere.