Due giovani studenti e amici, protagonisti di questo romanzo ambientato negli anni sessanta, hanno un’indole sensibile alle circostanze sociali e familiari, ma un’opposta idea sul sesso; per Claudio è l’espressione sentimentale più alta in un rapporto affettivo, per Leonardo è solo un apprezzabile godimento fisico e le parole di Kant: “Dio è il cielo stellato sopra noi, la legge morale dentro di noi”, lui le ignora. Per questo, nella severa scuola che frequenta, è definito “scorbutico”, in questura “teppista viziato”. Con il suo amico Claudio, capoclasse dalle medie alla maturità, si sente protetto e guidato, mancandogli la presenza e l’affetto dei genitori divorziati.
Il casuale incontro con una bella ragazza in carriera, aprirà ai due amici il cuore e la mente mutando, senza volerlo, l’avvenire di entrambi. A Claudio la giustizia milanese gli cucirà addosso un abito non suo togliendogli vita, confinandolo a incubi notturni in cui ricompaiono i fantasmi dell’amico del cuore e dell’amica, il suo “amore per sempre”.