Questo è un testo nato in disordine e a pezzi. L’autrice ha scelto di lasciarlo così. Perché ogni disordine ha un suo ordine interno e misterioso. È un racconto, personale ma collettivo nello stesso tempo, che vuole semplicemente dire grazie a Salter. Un paesino della Valle di Non, in Trentino, che è nel cuore di tante generazioni di villeggianti e ci resterà per sempre.