Ovvero “il cimento dell’armonia e dell’invenzione”
I protagonisti di questa storia, Lorenzo e Aurora, due medici, raccontano come si è sviluppata la loro vita professionale, ospedaliera per alcuni decenni, poi libero professionale. A essa si intrecciano, a un cero punto, la loro relazione personale, nonché le figure e gli eventi più significativi delle rispettive famiglie. Già dall’inizio compare, per poi svilupparsi nel seguito del racconto, una particolare modalità di intendere il rapporto tra di loro e vengono prese come immagini esemplificative i Prigioni di Michelangelo, grandi figure, incomplete, che cercano di liberarsi dal marmo che li imprigiona.
L’opera è largamente di origine inventiva, ma non mancano, ben riconoscibili, elementi che fecero parte della realtà storica. Gli Autori, una coppia che scrive sotto pseudonimo, hanno lavorato a quattro mani per produrre questa loro opera prima, che confidano gradevole e stimolante per il lettore.