L’idea che gli antecedenti intellettuali dell’opera freudiana vadano ricercati nella tradizione mistica ebraica, cioè nella Cabbala, non è nuova. In questo libro la tradizione mistica ebraica è vista come una scienza viva e moderna, alla pari della psicoanalisi, e viene compiuto un lavoro di analisi e approfondimento dei concetti fondamentali dell’opera freudiana, che porta gli stessi a integrarsi organicamente nella Cabbala. Per esempio, le pulsioni di Freud diventano gli angeli della mistica, e la rimozione delle pulsioni legate a una sessualità sadomasochistica è associata col librarsi in cielo degli angeli serafini. Questa interpretazione dei concetti freudiani nei termini propri della mistica, sollecita la Cabbala a riversare, quasi madre che risponda agli stimoli provenienti dal proprio piccolo affamato, un flusso, del quale non riusciamo a scorgere la fine, di nuova linfa vitale sui fondamenti stessi della psicoanalisi. Ad esempio, la struttura dell’albero delle “Sefirot”, le emanazioni divine della Cabbala, viene a configurarsi come un grafo sul quale possono essere tracciati i percorsi della risposta dell’apparato psichico a un messaggio proveniente dall’esterno, mentre il Trono divino è visto come la rappresentazione di un’“elaborazione inconscia” che, operando sul rimosso, consente un utilizzo dei suoi contenuti sintonico con le esigenze di autoconservazione dell’Io. Il lavoro di commento del Testo Biblico riceve un contributo significativo dall’incontro vivificante con la prospettiva freudiana. Il linguaggio che andiamo via via sviluppando al fine di accostare e integrare tra loro Cabbala e psicoanalisi, conferma la ricchezza del Testo Biblico, da sempre considerato dai suoi commentatori fonte viva di idee e di spunti di riflessione. Via via che si sviluppa il discorso del libro, il pensiero di Freud da una parte e gli studi mistici della Tradizione dall’altra, sono visti integrarsi a vicenda. Psicoanalisi e Cabbala uniscono le loro capacità espressive, e penetrano insieme nei segreti della psiche umana e della vita.