Componimenti scritti, corrispondenze poetiche e versi superstiti delle gare estemporanee del più popolare poeta civile in lingua sarda del primo ’900
Questo libro rappresenta la prima raccolta dei componimenti scritti, delle corrispondenze poetiche e dei versi superstiti delle gare estemporanee del poeta in lingua sarda Sebastiano Moretti, attualmente dispersi in fascicoli sempre più rari e logorati dal tempo, in quaderni, in singoli fogli manoscritti e nella memoria dei vecchi estimatori. Con essa si intende proteggere dall’azione delle forze entropiche quanto resta della produzione artistica del più popolare poeta civile in lingua sarda del primo ’900.
Sebastiano Moretti (Tresnuraghes 1868 – Tresnuraghes 1932), più noto in Sardegna come Pitanu Morete, per la sua versatilità, è stato uno dei più grandi e amati poeti estemporanei dell’isola: era sempre a suo agio nel trattare argomenti seri o faceti, sociali o religiosi, storici o di attualità. Autore anche di numerose composizioni di carattere politico, storico, sociale, religioso, satirico, fu prolifico inventore di modelli tecnicamente sofisticati che utilizzò nella sua vasta corrispondenza poetica. Sardista ante litteram, difensore dei diritti e della dignità dei lavoratori, sognò sempre l’unità di intenti dei ceti popolari come condizione essenziale per il loro riscatto e per la rinascita della Sardegna. Convinto anticlericale, costantemente critico nei confronti del trasformismo e della corruzione della politica, riconosceva nella cultura e nella razionalità gli strumenti per l’emancipazione sociale ed economica dei lavoratori. La sua forte personalità e le sue idee politiche e religiose, non conformi a quelle dei potenti locali, generarono con questi forti contrasti che si risolsero col suo più che ventennale esilio volontario nelle miniere dell’Iglesiente, inizialmente, e in altri centri dell’Isola successivamente. I versi di tiu Pitanu furono memorizzati per molti decenni dai tanti estimatori e vennero declamati, spesso come massime, sempre con meraviglia, orgoglio e riverenza.