Le poesie e le prose che compongono la silloge Sguardo interiore, scritte in diversi momenti della vita dell’autrice, disegnano in maniera lineare la fisionomia della sua emotività. Nella scrittura l’autore soddisfa l’esigenza di materializzare in versi quanto di forte accade dentro di sé, nei momenti di fragilità e disorientamento emotivo. Punto focalizzante del suo percorso emotivo è rappresentato dall’acuire della sensibilità, che getta l’autore in un disarmante rapporto con se stesso e con l’esterno. La poesia rappresenta la necessità di una presa di coscienza dell’essere. Temi dominanti sono l’amore, la libertà, la necessità di sognare e l’importanza dei desideri. È nel labirinto dei desideri che predomina l’esigenza di amare, come indispensabile completamento della propria esistenza. È lasciata al lettore la libertà di interpretare ogni singolo verso. Tuttavia, lo stacco di una frase con la successiva e il particolare utilizzo della punteggiatura impongono una traccia da seguire, ovvero quella dell’intensità che l’autore ha inteso dedicare a ogni parola. L’utilizzo dei colori e delle metafore sono emblematici della solarità e della complessità di chi è nato in una terra che evoca forti passioni ma al tempo stesso forti riflessioni.