Marta vive e vede il dramma dell’emigrazione con gli occhi di una bimba di sette anni. È lei che racconta la storia della sua famiglia costretta a una scelta di vita inaspettata e definitiva. Una storia ambientata tra la Toscana e il Piemonte alla fine degli anni ’50, ma che oggi possono raccontare tutti i bambini che arrivano sulle nostre coste dall’Africa, dall’Asia, da tutte le parti del mondo. Si emigra, si lascia tutto: quasi una fuga. Le stesse paure, le stesse incertezze. Gli stessi sogni infranti. Si trovano porte chiuse, diffidenze, immotivate ostilità. Una vicenda a lieto fine per Marta che ci insegna coraggio e determinazione. La scoperta dello sport per lenire le ferite e dimenticare il dolore. Per rinascere e imparare a volare.