Ho aspettato una gran fetta della mia vita per chi con me avrebbe trovato un posto comodo in prima classe a destinazione sul più bel panorama del mondo. Non avrei potuto regalarle la luna e nemmeno sforzarmi a competere con qualcuno, ma… Il mio cuore non è stato mai un hotel. Chi non voleva, non accettava e non doveva venire. Non doveva salire sul treno e non doveva aspettare nemmeno quello successivo. I giorni, poi, non sono mai uguali. I treni anche. In più, non arrivano mai allo stesso binario. Comunque… Non bisognerebbe mai intralciare gli innamorati, perché è un grave peccato sotto il cielo. È come uccidere una creatura innocente e meravigliosa, che è appena sbocciata. È come divenire assassini o ladri… e rubare l’unica cosa che conta, senza che si abbia un serio diritto di farlo. È la peggior cattiveria… ma bisogna stare tranquilli che, se l’amore fra due persone è sincero e forte abbastanza, nessuna fatalità e nessuna malignità saranno sufficientemente potenti da contrastarlo. Il cuore è come un biglietto speciale da regalare per viaggiare insieme a chi decide di rimanere. Lì, nel luogo più importante. Dentro sé stessi.
Ho voluto pubblicare così questo libro, senza correttori e marchi di bozze, come appunto scritto con una semplice biro su pagine da riempire. Poi, subito in stampa. L’ho scritto a clic prima con gli occhi, dopo con inchiostro di cuore, senza nessun fogliettino di appunti piegato in tasca. L’ho fatto decantare per anni, poi l’altroieri l’ho fatto nascere “live”.