Le tragicomiche peripezie di un gruppo di disastrati
Uno sgangherato gruppo di amici, una sorta di famiglia allargata, vive da qualche anno ai margini di una piccola città, in un campeggio in disuso che però “non è un bel vedere”, a detta di alcuni membri del consiglio comunale che considerano questi campeggiatori alla stregua di barboni e ne auspicano l’allontanamento. Allontanamento caldeggiato soprattutto da alcuni costruttori, perché sul suolo del campeggio dovranno sorgere campi da tennis esclusivi e un palazzetto dello sport.
L’invito a un “favoloso indimenticabile viaggio”, vinto a un fantomatico concorso, è lo stratagemma grazie al quale i dodici, a volte tredici, “campeggiatori” accetteranno di partire lasciando temporaneamente vacanti le loro modestissime abitazioni. Solo Leoncillo, il meno ingenuo della compagnia, non crede alla vincita e rifiuta di spostarsi dalla sua casa mobile, lasciando che siano gli altri ad affrontare l’imperdibile vacanza loro promessa. L’odissea, che li condurrà sulla remota Isola del Nord, sarà lunga, ardua e ricca di risvolti tragicomici che porteranno alla fine a un paradossale capovolgimento della situazione iniziale.