Lo abbiamo deriso e schernito.
Ne abbiamo fatto un fantoccio da prendere a pugni.
Abbiamo spezzettato la sua quotidianità per coglierne le debolezze.
Lo abbiamo comicamente dipinto in maniera ingenerosa.
Ce la siamo presi con la madre, con i figli, con le compagne e mogli cadute nel tranello.
È rimasto solo. Se lo meritava!
Adesso gli diamo il colpo di grazia! Qui si chiude il cerchio.
Ogni singola mania e ogni singolo disturbo psichico sarà pubblicamente esposto.
Non lasceremo superstiti.
Non lo risparmieremo in piscina, né dal meccanico; non avremo pietà nemmeno durante la visita medico-sportiva.
È, e rimane, un fanatico della triplice, deviato nelle priorità quotidiane.
Il suo modo di vestire, le sue psicosi nel postare in rete in continuazione i propri allenamenti, nulla sarà trascurato!
Alla fine solo chi davvero è guarito potrà capire che questo è lo sport più bello del mondo quando fatto con la giusta ironia e senza prendersi troppo sul serio.