Mercoledì 24 alle 21 appuntamento in Piazza della Chiesa con Pino Loperfido, autore di "Ciò che non si può dire. Il racconto del Cermis" (Edizioni del Faro, tra i finalisti del Premio Mario Rigoni Stern).
Lo accompagna Luca Pianesi, direttore del quotidiano online Il Dolomiti
Il 3 febbraio 1998, un aereo partito dalla base militare U.S.A. di Aviano trancia i cavi della funivia del Cermìs, in Trentino. Una cabina precipita nel vuoto causando la morte delle venti persone a bordo. Dall’altra cabina, solitario, Francesco assiste impotente e qualche tempo dopo decide di mettersi a scrivere. È un racconto, il suo, ricco di coincidenze, premonizioni e ricordi che parte da un’infanzia segnata da un’altra tragedia e giunge ad una maturità segnata dalla piena consapevolezza del proprio stare al mondo.
A fare da spartiacque, lo scellerato volo di quel martedì di febbraio, “danno collaterale” di un’ingiustificata prevaricazione militare, emblema di ogni abuso di potere, quasi sempre posto in essere a danno della gente comune. Ma per Francesco quella tragedia non è solo un fatto politico, o la conseguenza della stupidità umana. Perché è convinto che accanto a questo mondo, tangibile, limitato e oscuro ve ne sia un altro…