Fango e luce, teatro e cinema raccontati con sublime puntualità su Libere Lettere
"Fango e luce, teatro e cinema raccontati con sublime puntualità" è la recensione scritta da Daniela Lucia su "Libere Lettere".
“La felicità è reale solo quando è condivisa”. Se un tale assunto può esser vero per un giovane uomo in procinto di abbandonare l’esistenza terrena, com’era appunto Cristopher McCandless sperduto tra monti di straordinaria bellezza e velenosi segreti, perché non riscoprirne la veridicità anche quando ad esser condivisa non è la mera felicità, ma qualcosa di più ampio come il turbinio di emozioni e riflessioni che una performance audiovisiva può sprigionare nel proprio spettatore? In fondo è proprio ciò di cui parla il volume Fango e luce, un libro che inizia con l’immagine di una donna davanti a un palco scenico, a uno schermo. Due occhi puntati su quella mise en abîme che sprigiona – nel senso di liberare da catene, lucchetti e sbarre – sogni e desideri. Questa con naso all’insù è Maria Antonietta Nardone, scrittrice, traduttrice e critico teatrale e cinematografico che, con penna lucida e sagace, ha sferzato critiche vive e obiettive, spesso dissacranti, sulla produzione teatrale e cinematografica nazionale e internazionale. I suoi brevi quanto pungenti trattati, messi in fila nella presente raccolta, coprono un periodo che va dal novembre 2001 al febbraio 2014 e imprimono nero su bianco le emozioni, gli scetticismi e le empatie che hanno caratterizzato l’incontro, sempre unico, tra le performance e il loro spettatore d’eccellenza quale è stata, appunto, la Nardone. Più di dodici anni (in oltre 200 pagine) esposti senza remore, con la brillante lucidità e la fluida arguzia di un osservatore attento tanto alle minuzie quanto ai macigni. L’autrice non ha lesinato rimbrotti, facendo scendere la spietata matita rossa su quelli che ha giudicato alla stregua di errori narrativi e clamorose sviste storiche, se non addirittura evitabili scivolate stilistiche. Una sincerità altrettanto pungente emerge quando il suo occhio vigile e scrutatore rintraccia nella performance un meticoloso e ricercato lavoro di regia oltreché d’interpretazione. Dunque, viene suggerita al lettore una raccolta intensa di recensioni che rispondono al franco intento di perseguire il vero. Tra fango e luce, tra riflettori e sipario, tra pellicole e tagli. Tra poesia e incanto. Il volume propone inoltre due interessanti relazioni su Francesco Graziano, poeta e fondatore de ilfilorosso. I brevi saggi, redatti tra gennaio e febbraio 2010, erano già stati pubblicati negli Atti del convegno “Per un futuro della memoria” omaggio a Francesco Graziano. Nell’intellettuale cosentino l’autrice riscopre “un impasto di fango e di luce. Graziano sente e descrive il fango come sente e descrive la luce. Senza chiudere gli occhi davanti all’uno né davanti all’altra. Lasciando all’individuo tutta la sua complessità di pensiero e di sentimento. La speranza è che l’uomo sia uomo; sia uomo, riconoscibile a se stesso e agli altri, anche in questi anni crudeli e stranianti”.
Daniela Lucia - da IlFilorosso - Rivista semestrale - n. 58/2015
Daniela Lucia su Libere Lettere - aprile 2016
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27 Nov. 2016
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