Una donna in volo campeggia sulla copertina del nuovo romanzo di Stefano Motta. Non si capisce bene se sia in aria, o in acqua, se sia un tuffo maldestro in piscina, o qualcosa di diverso.
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Si voltano nervosamente le pagine, si piange, si rabbrividisce, si urla, nel nuovo libro di Motta. Si prova schifo, a volte. E ci si illude che la fine arrivi diversa.