Il nuovo atteso romanzo di Pino Loperfido presentato da Alessandro Franceschini. Letture di Viky Keller.
Trento, Libreria Ancora, via Santa Croce.
L’8 dicembre 1980, a New York, un mitomane uccide John Lennon. Il mattino dopo Vito arriva in Trentino. Per quale ragione? Per una ragazza? Per trovare lavoro? O semplicemente per cambiare aria?
Davanti a lui, un decennio pregno di avvenimenti: la caduta del muro di Berlino, il dramma di Vermicino, Chernobyl, la vittoria al Mundial, il disastro di Stava.
E poi, la nevicata che dà il titolo al libro, che qui non è solo uno straordinario fenomeno meteorologico, ma anche il segnale che un tempo di grandi sogni sta per finire. La grande nevicata dell’85 è un inno a chi eravamo, a chi siamo diventati e a chi non siamo riusciti a diventare.
Un romanzo caleidoscopico, a tratti postmoderno e visionario. Una storia in cui personaggi, sogni, cronaca, suggestioni e angosce si mescolano ripetutamente, dando forma alla collettiva perdita dell’innocenza che ha segnato la fine del Novecento. Il terremoto morale che ci ha condotti fin qui: in un vertiginoso, orwelliano presente che ancora stentiamo a riconoscere.