"Quello di Giorgio Daidola sulla Marmolada è sicuramente un atto d’amore dovuto ma, seppure nel suo piacevole romanticismo, analizza la situazione della più alta cima delle Dolomiti con l’occhio acuto dello sciatore e dell’esperto di turismo.
La Marmolada, montagna dai mille aspetti e caratteristiche, rappresenta un capolavoro della natura anche alla luce dell’odierna fruibilità della montagna. Ha una verticale e difficile parete sud alta ottocento metri e larga tre kilometri di roccia di ottima qualità, gode di un’intorno di bellezza estetica insuperabile, ha una cima facilmente raggiungibile, piste da sci, molto terreno d’avventura per escursionisti e alpinisti non estremi e soprattutto presenta i pendii sciabili più belli delle Alpi. Sono tali per la loro inclinazione e per lo spazio da montagna “occidentale” ma non mancano anche le pendenze estreme e il tutto è facilmente raggiungibile in funivia o con un paio d’ore di pelli di foca sotto agli sci.
Molti imprenditori vorrebbero trattare la Marmolada come hanno fatto con tutte le altre montagne dove hanno costruito impianti per lo sci luna park, come giustamente lo chiama Daidola, ma così facendo dimostrano di non avere capito che la Marmolada non è come le altre montagne che la circondano." (leggi tutto...)