Omicidio Bottari, giallo svelato - PosterLibri - Centonove
Omicidio Bottari, giallo svelato
Il libro di Anna Bertuccio dove è facile
riconoscere “Zanclia” e i suoi misteri
MESSINA. È apatica, remissiva, rassegnata. È
protagonista involontaria di sordide macchinazioni.
Nasconde la sua bellezza dietro una sciatteria
imperdonabile per chi la ama. E nel romanzo “La
bouganville arancio” di Anna Bertuccio (Edizioni del Faro, 179 pagg, 14,00 euro) si cela dietro lo
pseudonimo Zànclia. Eʼ facile riconoscere Messina:
lʼautrice, con delicati tratti, ricorda la città “dal bellissimo
lungomare, dalle splendide colline torturate, le cui vetustà
e ricchezze antiche sono state sfregiate da eventi naturali
nonché umani e la cui comunità civile è quotidianamente
umiliata dallʼinsipienza di chi la gestisce”. In questa città,
tra le stradine di Ganzirri, le ville della Zànclia-bene e le
stanze del Policlinico Universitario, si scontrano diversi
sentimenti. Primo. Lʼambizione di un medico e professore
universitario disposto a tutto pur di liberarsi dalle sue umili
origini: Peppe, figlio di babberi, “cercava spuntoni di roccia
a cui aggrapparsi”, a scapito di una donna benestante e di
una figlia delusa dalla mancanza di etica morale.
Secondo. La rabbia di una ragazza costretta dal padre
allʼomertà: alla vigilia della sua partenza per una borsa di
studio, Maria assiste ad una rapina allʼAnnunziata, durante
la quale rimane ferito un giovane meccanico, per quattru
soddi. Lʼordine del padre è tacere, “farsi gli affari propri”,
perché - scoprirà più tardi – anche lui ha una vita parallela,
molte cose da nascondere. Terzo. La paura di una moglie
e di una madre i cui pensieri – e non le parole – si caricano
di tragedia quando scopre la vera natura dellʼuomo che ha
amato – ama ancora? – Ed è allora che lo sgomento, la
sottomissione, si trasformano in coraggio e Ada riesce a
uscire da quella “solitudine profonda in cui […]
galleggiava”. Il romanzo è di pura fantasia, ma intriso di
pura realtà. Zànclia, come Messina: la mente va al 15
gennaio 1998, data segnata dallʼomicidio del professore
Matteo Bottari, fatto di cronaca che ha aperto una voragine
dalla quale è nata unʼinchiesta che ha coinvolto elementi di
spicco della ʻNdrangheta, docenti universitari, studenti.
Zànclia, come Messina: mossa da “un commercio di esami
proficuo”, “attentati o assassinii veri e propri”, “lotta
inevitabile fra le varie cosche di qua e di là dal mare”,
“movimenti di droga, collusioni negli appalti”.
Zànclia, come Messina: è “quella città che trascina la
propria vita sedimentando, giorno dopo giorno, i non-detti,
le frustrazioni, le illusioni di una coesione umana che china
la testa davanti a oscure arroganze e sgretola la sua
civiltà, segregando ognuno in un individualismo perdente”.
Angela Mendolia
Quando
Dal
19 Nov. 2015
al
25 Mar. 2024