Recensione del saggio Dai Decreti di Rogliano ai Fatti di Melissa su Il Crotonese
Recensione del saggio Dai Decreti di Rogliano ai Fatti di Melissa su Il Crotonese
È apparsa su "Il Crotonese" di sabato 18 gennaio la recensione del saggio di Francesco Rizza: "I Fatti di Melissa negli scenari della storia d'Italia".
PETILIA POLICASTRO "Ogni storia è sempre copntemporanea, per lo meno finché non possiamo liberarcene". Scriveva così nel saggio "Noi e gli Antichi" - dedicato alla necessità di guardare con una particolare attenzione al passato - il filologo Luciano Canfora. Partendo da questa considerazione e con la finalità d'inserire i "Fatti di Melissa" in uno scenario interregionale che va al di là della semplice occupazione di Fragalà, è stato pubblicato dalle Edizioni del Faro di Trento il saggio "Dai Decreti di Rogliano ai Fatti di Melissa: Sila agricoltura e latifondismo: contesti, situazioni e problematiche calabresi dall'Unità d'Italia alla Riforma agraria". Un saggio scritto dal giornalista pubblicista Francesco Rizza. Nei cinque capitoli dell'opera, l'autore partendo dalle aspettative dei contadini calabresi negli anni dell'Unità d'Italia arriva a descriverei "Fatti di Melissa" del 1949. Intorno alla vicenda dell'occupazione del latifondo di Fragalà, vengono raccontati una serie di fatti analoghi nell'italia meridionale: la strage di "Portella della Ginestra", le lotte in terra lucana di Montescaglioso (Matera) ed a San Severo (Foggia). Altri capitoli sono dedicati alla descrizione de "la Chiesa calabrese e l'agricoltura dal primo Novecento alla caduta del Fascismo: mons. Gaetano Mauro e don Carlo De Cordona al fianco dei contadini calabresi" a "La Repubblica Rossa di Caulonia: quando il vento del nord spisrò nel basso Jonio calabrese" dedicata all'esperienza di Pasquale Cavallaro, alla situazione agraria nelle pagine di celebri scrittori italiani da Giovanni Verga e Vincenzo Padula a Pier Paolo Pasolini. Nella sua opera Rizza racconta anche le numerose delusioni subite dai contadini calabresi come quelle legate alle promesse di Giuseppe Garibaldi: era il 31 agosto del 1860 quando Garibaldi "aveva firmato i cosiddetti "decreti di Rogliano" che entusiasmarono i ceti popolari. A distanza di soli cinque giorni, però, Donato Morelli nominato dall'Eroe dei Due Mondi "Governatore generale della Calabria citeriore", con altri decreti svuotò quelli firmati dallo stesso Garibaldi. Tutto era tornato come prima". Maurizio Mesoraca, che ha redatto la prefazione, sottolinea come "in questo libro indagine parlano i fatti e i protagonisti di quella memorabile stagione. L'approccio è rigoroso sotto il profilo storico e interessante sotto quello culturale e sociale perché offre tanti spunti per una riflessione più compiuta su quel periodo, ma anche perch costituisce una traccia per discutere dei ritardi e dei limiti dell'oggi e guarda al domani indicando un percorso di rinascita del Mezzogiono".
F.F.R.