"Ombre russe" recensito da Luciana Grillo su l'Adigetto

"Ombre russe" recensito da Luciana Grillo su l'Adigetto

"Ombre russe" recensito da Luciana Grillo su l'Adigetto

Altro libro, questa volta si parla di guerra, con frasi brevissime e taglienti, con espressioni che rimandano al dolore della gente, alla distruzione delle città, in un’atmosfera grigia dall’odore del fango: è «Ombre russe», di Paolo Pardini, già giornalista della RAI, che sa sintetizzare senza perdere di efficacia, sa stupire senza ricorrere a frottole, sa raccontare con linguaggio asciutto, sa «scavare».
Potremmo pensare alla guerra che oggi si combatte in Ucraina, invece la storia è ambientata nel 1992, durante le ostilità che contrapposero Moldavia e Transnistria, repubblica fedele a Mosca: è una storia di morte e di dolore, ma è anche la storia di un amore inatteso e intenso che sconvolge la vita di due persone adulte, in un momento in cui la vita scorreva a fatica in «una città sotto assedio, dove morire non faceva notizia, in una fredda notte d’inverno sul finire di una stagione irripetibile della storia».
Julia, dagli occhi di smeraldo, è la donna che colpisce al cuore un giornalista che pensava solo che avrebbe scritto e trasmesso delle notizie, un giornalista libero e pronto a raccontare scene di guerra, non a vivere un amore appassionato, non a condividere la delusione e l’amarezza di una bellissima ingegnera mineraria fedele a Mosca, sottratta suo malgrado alla lotta attiva per farla diventare una giornalista della tv, pronta comunque anche ad imbracciare il suo kalashnikov.

Quando
Dal 23 Apr. 2023
al 25 Mar. 2024