Giustizia per tutti i lavoratori e i cittadini assassinati per il profitto
AL LAVORO PEGGIO CHE IN GUERRA:
In Italia negli ultimi dieci anni i morti per infortuni sul lavoro sono stati più di 17 mila. Ogni anno sono 1.400 i morti sul lavoro (120 al mese) mentre decine di migliaia sono quelli per malattie professionali (solo per amianto oltre 4.000 all’anno). A questi numeri vanno aggiunti gli altri morti del profitto causati dai risparmi sulla sicurezza (ponti che crollano, disastri ambientali, inondazioni e altro ancora).
Sabato 18 aprile 2020 – ore 16.00 corteo
partenza dal Centro di Iniziativa Proletaria “G.Tagarelli” di via Magenta 88, Sesto San Giovanni, fino alla lapide di via Carducci
L'aumento degli incidenti mortali e degli infortuni sul lavoro, che avviene mentre diminuiscono i posti di lavoro, dimostra il peggioramento delle condizioni della sicurezza sul lavoro e di vita.
Imprenditori senza scrupoli, pur di risparmiare anche pochi spiccioli per la sicurezza e realizzare il massimo profitto, condannano a morte migliaia di lavoratori e cittadini, consapevoli di rimanere impuniti, protetti da leggi che difendono i carnefici e puniscono le vittime, come vediamo giornalmente nei processi penali.
ROMPIAMO IL SILENZIO. BASTA MORTI PER IL PROFITTO.
E’ ARRIVATO IL MOMENTO DI SCENDERE TUTTI IN PIAZZA.
Non possiamo assistere passivamente a questa mattanza di operai e cittadini per il massimo profitto. L’indifferenza, oggi, diventa complicità.
Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio
Sesto San Giovanni (Mi) aprile 2020 e-mail: cip.mi@tiscali.it