Dalla Toscana alla Torino degli anni Sessanta
Il libro che recensiamo “Si nasce senza ali” (pagg.207 Euro 14,50) (prima edizione Editrice UNI Service) Edizioni del Faro è il primo romanzo di Nadia Cappai che racconta cosa significa per gli adulti (la sua famiglia) e per una bambina di sei anni, dover lasciare il proprio paese d’origine, la Toscana con una realtà di miniere e di morti premature, per approdare a Torino negli anni Sessanta dove chi non era piemontese veniva considerato un “napuli” e l’accento toscano veniva snobbato ed era un ottimo deterrente per affittare un alloggio. Sembra quasi di entrare nel film di Benigni “La vita è bella” quando iniziano a comparire i cartelli “Non si vende agli ebrei” il contesto storico era diverso, ma gli stati d’animo molto simili. Un romanzo scritto col cuore, con buona caratterizzazione psicologica dei personaggi, e del concetto di famiglia in cui tutti i membri portavano avanti lo stesso progetto ed erano partecipi delle gioie e dei dolori. Due realtà diverse quella della Maremma con le sue ampie distese di terreno e l’aria leggera, dalla Torino della nebbia, dei grandi palazzi, ma dove esistono anche persone che hanno un cuore e non solo la fretta e la puzza sotto il naso. Un futuro che sembra senza via d’uscita e poi proprio quando si sta per arrendersi, spuntano le ali ed allora … si inizia a volare! Un romanzo commovente, dolce e duro al tempo stesso, ma davvero avvincente e scorrevole, da leggere tutto d’un fiato. Acquistabile nelle migliori librerie o acquistabile sul sito https://www.edizionidelfaro.it/libro/si-nasce-senza-ali
Nadia Sussetto