“I sapori sono più intensi se immersi nel cielo”, scrive nell’introduzione l’autrice che nel 1997 ha fondato il Religion Today Film Festival. L’invito è a riscoprire il cibo come punto di incontro, il mangiare all’aria aperta come simbolo di relazione, i gesti lieti e profondi, nello spirito di San Francesco, promuovendo “stili di vita consapevoli, appoggiati sull’essenzialità e sulla verità”, in un’epoca in cui “cibo e acqua - riporta la prefazione del volume a cura di don Kureethadam - tendono a essere trattati solo come prodotti di mercato”. Nell’emergenza pandemia, che ha “messo in crisi tutto il sistema sociale ed economico”, si legge ancora, riscoprire i posti vicino casa “con un bel picnic in mezzo alla natura o creare un’ambientazione sul terrazzo di casa, gustando la semplicità del cibo genuino, è un bel modo di dare il proprio contributo” alla cura della casa comune, riattivando “il legame con la natura e con il Creatore”.